La regina dei ghiacci, Björk

RUMORE ROSA!

La regina dei ghiacci Björk, piccola come un folletto ma travolgente come una valanga, nasce nella gelida Reykjavik nel 1965 e la sua relazione con la musica inizia durante i ruggenti anni 80. Dopo varie esperienze di successo in patria (il suo primo album esce all’età di 11 anni e vende 7000 copie; ha fatto parte degli Sugarbabes, gruppo post-punk molto famoso in Islanda), il 1993 è l’anno del successo internazionale.

Prodotto da Nellee Hopper, esce Debut, disco che, secondo tutta la critica musicale, da vita ad un nuovo genere musicale o meglio ad una commistione di generi mai sentita prima. In Debut pop, elettronica, world music, alternative rock, jazz e house si fondono lungo i 12 brani che compongono l’LP. La parte elettronica fa da filo condutture in questo complesso tessuto grammaticale, avanguardistico, in cui la diffusione del testo tipica del pop si fonde con i battiti della techno, la dance e il trip-hop

Analizzando i brani, si può definire Debut come il manifestro della filosofia Björkiana. Primo fra tutti emerge il complesso rapporto che la cantante islandese sente nei confronti dell’essere umano (Human Behaviuor), che pare così lontano dalla sua persona, invece strettamente legata agli elementi della natura. Come dimostra negli anni a venire, nei suoi eccentrici travestimenti, Björk è tutt’uno con i boschi, le montagne, la neve. La sua voce pare il vento che soffia tra le cime delle foreste finlandesi, il sibilo dolce e deciso che anima i ghiacci, odora di muschio ed è morbida come la neve. Trova riparo nella natura, poichè stare in mezzo alla gente non le da il conforto del calore umano (Crying).

“Sono tornata in Islanda e sono rimasta a vivere per un po’ sulla cima di una montagna, dove tutto ciò che potevo sentire era il crepitare del ghiaccio, con i campi di lava che sfrigolavano sotto. Era veramente techno”
Bjork

In Venus As A Boy, “filastrocca magica”, descrive il sesso come qualcosa di trascendentale e divino: solo incarnando la divinità, l’umano riesce a percepire bellezza, gentilezza, delicatezza. La voce fatata di Bjork seduce e sconvolge, ti spiazza, sembra fragile ma poi diventa più dura, decisa come una marcia, i beat si ripetono fino a formare un mantra in Violently Happy. Infatti per sentimenti immensi come l’amore, ci vuole coraggio, tanto coraggio (Big Time Sensuality). 

Un “debutto” straordinario, che mostra a tutto il mondo le infinite capacità della fata morgana del nord, mette tutti a sedere dal suo metro e sessanta scarso, grazie la sua voce malleabile, così modificabile a seconda della strada che si intende percorrere. Debut è precursore di almeno 10 anni della musica elettronica che verrà e tutti i più grandi ne riconoscono il valore. Si aggiungono strumenti acustici a sorpresa, come l’arpa in Like Someone In Love o la tromba di The Anchor Song.

Per capire Debut va ascoltato e riascoltato, ogni volta regala qualche sorpresa, un pezzo unico nella storia della musica, già abbastanza datato per essere un classico, ma sempre attuale e sconvolgente.


Il “Rumore Rosa”, tecnicamente, è quel fruscio che racchiude in se’ tutte le frequenze, da quelle più basse e calde a quelle più alte e gelide. RUMORE ROSA! è la nuova rubrica di Co.Lore, che esplorerà il mondo della musica femminile attraversando tutte queste frequenze, raccontandone storie, aneddoti e emozioni personali. 

RUMORE ROSA! è scritta da Olivia Balestrino e illustrata da Bessicla

Scopri tutto RUMORE ROSA!