di Eleonora Bessi, aka EleInCucina

Una cosa che non saprei proprio quantificare, è il tempo di una pausa.

Quando mi fermo prima riprendo fiato e poi prendo la rincorsa, generalmente verso qualcos’altro.

Certo, ora che spostarsi sembra essere diventata una fantastica avventura, valida fino al DPCM successivo, mi pare quasi distopico parlare di movimento.

Stavolta allargherei il significato di questa parola, perché a spostarsi non è necessariamente il nostro corpo, anche se ce lo auguriamo presto.

E’ il nostro pensiero, e i desideri che porta con sé.

Continuare a pensare, desiderare, scoprire, mi fa sentire di essere ancora dotata di tutti i miei sensi.

E’ l’assuefazione all’assenza e al limite imposto, ciò che infatti mi spaventa di più.

Il freno ai propri sogni dovrebbe essere un’eccezione che arriva dal buongusto personale, mai un piede in folle su cui impostare la propria vita, e non c’è pandemia globale che possa incidere su questo.

Un cuore che batte, non pompa solo sangue nelle vene.

Nel mese più matto e femminile, mi sembrava giusto ricominciare anche a scrivere e condividere una ricetta che ci facesse volare un po’ più in alto di così. Insomma, ci si ferma sempre per ripartire da qualcosa. Niente di complicato da replicare però, e possibilmente alla portata di tutt*, perché a Marzo siamo più impegnat* a fare della sana sensibilizzazione per le tematiche di genere, quindi non abbiamo tempo per altre complicazioni.

Saranno dei super sani BISCOTTI.
La frolla mette d’accordo tutt*, anche chi solitamente è indecis* tra il pandispagna e la sfoglia, e si presta a qualunque vezzo personale.

Ricetta

• 250gr farina di saraceno
• 70 gr farina di riso
• 30 gr farina di avena
• 3 cucchiai di semi di girasole
• 80 ml olio di girasole
• 70 gr di acqua
• 90 gr zucchero di canna
• Scorza di un limone
• 1 cucchiaino di vaniglia bourbon o cannella
• 1 pizzicotto di sale

(Come sempre farine, dolcificanti e aromi sono sostituibili da quelli che preferite voi!)

Unite prima gli ingredienti secchi e poi aggiungete quelli umidi.

Impastate bene e lasciate riposare per una mezz’ora almeno.

Date la forma che preferite, e cuocete a 180/200 gradi a  forno statico finché non sono dorati.

La ricetta è liberamente ispirata a quella del blog di Sweetartisanstory
La formina è un auto-regalo che mi son fatta su Etsy.
Lo scatto e la fame, tutti miei…anche la merenda è una pausa produttiva!

Anche quest’anno viva l’8 marzo come promemoria personale, per ricordarci cosa possiamo determinare tutti i giorni dell’anno. Viva la libertà e i diritti di tutt*

Ma forse soprattutto… meno mimose e più Yoni libere e felici.

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