BOWL E RESILIENZA

di Eleonora Bessi, aka EleInCucina

Difficile immaginarsi un 25 Aprile più controverso di quello appena trascorso. Celebrare la giornata della Liberazione circoscritti ad un perimetro imposto è fattibile sì, ma poco serena come cosa. La voglia di libertà è incollata ad ogni foto d’archivio o brindisi casalingo pubblicati sui social, e son sorrisi a denti stretti ed effettiva commozione.

La sensazione forse è che quel libero arbitrio così duramente conquistato, perda credibilità tra dirette Instagram e lezioni di Pilates per quarantena.

Eppure, come si direbbe in cucina, non si butta via niente. E non è necessariamente chiamato in causa il maiale, ma ogni momento in cui tutto va un po’ a rovescio… e noi accettiamo la sfida. Quasi due mesi di “lockdown” hanno allungato i tempi, ritardato i ritmi che di solito vanno pazzeschi per tantissime/i di noi. Forse abbiamo imparato a pensare anche lentamente.

No, non siamo necessariamente persone migliori, ma sappiamo tutte/i fare qualcosa in più, e in questa storia fatta di limiti mi sembra vagamente rivoluzionario.

A proposito di resilienza, ricordiamoci anche di quella in cucina, tecnica alternativa di sopravvivenza senza sprechi. Questa storia la racconta spesso il mio frigo dopo il fine settimana. La domenica di solito c’è afflizione diffusa per due punti fondamentali: il giorno dopo è lunedì, e per cena non si sa cosa inventare. Le scorte sono quasi esaurite, il menù offre una serie di Tupperware tristi con avanzi del pranzo. I più virtuosi optano per il digiuno, è disintossicante e rigenerante la sera.

Per tutti gli altri che non mollano, c’è il riciclo creativo!

In queste occasioni o si parla di polpette o di BOWL, l’affascinante mischione allestito con vezzi d’artista, lasciapassare per likes appassionati su tutti i social. Mezze porzioni di avanzi unitevi! Possibilmente in maniera ordinata dentro la ciotola (la bowl, appunto) più bella che avete, con equa distribuzione a spirale: proteine, carbo, verdure, salsa, semi e cosi via.

La BOWL è nata pochi anni fa come presentazione alternativa dello smoothie, per poi passare al versante salato in poco tempo, muovendosi più tra i post di Instagram che nelle cucine professionali. Una trovata geniale e di grande impatto visivo, sdoganata anche come salutare dal concetto tutto macrobiotico del piattone unico e bilanciato. C’è anche traccia delle influenze orientali che ultimamente la stanno facendo da padrone, sia nei pensieri zen che nei nostri impiattamenti, e personalmente trovo la cosa di grande beneficio. Il concetto è sempre quello di trarre il meglio, dal peggio. In questo caso, dando nuovo lustro a quell’opzione priva di grazia che troviamo in ogni menù di ristorante sotto il nome ”insalatona mista”.

La forza della BOWL starà nell’assortimento, quindi ben venga ogni tipo di avanzo, abilmente ravvivato da un filo di olio di oliva e qualche seme misto, che fa Omega ed è anche cool. Per puntare sul colore, il segreto è sempre basare la propria dieta sulla stagionalità, perché aiuta l’equilibrio cromatico e quello dell’organismo. La natura la sa lunga su cosa sta bene insieme e quando, nei piatti e nello stomaco, e sarà sempre la maggiore alleata per le vostre difese immunitarie (e quelle ci servono!!).

Allestite sul tavolo tutto ciò che avete di cotto e fresco, ma evitate di mescolare carne con pesce, o pesce con formaggi. Ci vuole anche logica, non solo estetica.

Nel mio caso:

  • 100gr di radicchio rosso, condito con olio e.v.o. e gomasio;
  • 1/2 avocado tagliato a pezzettini, licenza artistica non proprio autoctona, per aggiungere grassi buoni; 
  • 1 uovo lesso per l’impatto proteico (se avete carne, pesce o tofu, vanno bene lo stesso);
  • 50gr di spaghettini di soia, ripassati in padella con tamari e un cucchiaio di zenzero fresco grattugiato (qualunque tipo di pasta o cereale abbiate voi da riciclare, ci sta!);
  • 4 cucchiai di crema di asparagi, piselli e limone che avevo fatto per un aperitivo (mi vengono in mente quei legumi lessati che possono essere frullati e speziati, o una semplice salsa a vostro piacimento) 
  • spolverate tutto con semi vari e erbette profumate se ne avete.
  • DIVERTITEVI, sbizzarritevi sulle composizioni

Non è una vera e propria ricetta questa, lo so, ma sono convinta che partire dai propri avanzi sia un po’ come conoscere se stessi. E’ importante prendere confidenza con un’idea di cucina che non tenda esclusivamente all’ex-novo per avere successo, cosa che spesso ci abitua a volere quello che ancora non si può, cedendo allo spreco di quello che già c’è.

Se non si può fare la spesa grossa, nei vostri frigoriferi un po’ sgonfi sta spesso tutto il potenziale per il godimento, non solo la sopravvivenza. Soprattutto, il potenziale per cucinare bene e divertendosi, lo abbiamo tutti. Ad esempio, adesso sappiamo che la BOWL più chic, può nascondere abilmente i segreti dei vostri rimasugli, che l’olio a crudo, salse come il tamari o le spezie, bastano a fare la differenza anche sui sapori più comuni. E che una volta provato il Gomasio non lo lascerete più: tostate leggermente 10 cucchiai di sesamo e frullatelo o passatelo con mortaio o suribachi, assieme ad un cucchiaino di sale fino integrale. Mettetelo su tutto, perché appunto, non si butta via niente. Questione di resilienza.

Eleonora vive su una collina sopra Colle di val d’Elsa, con il cuore puntato a Firenze, dove è nata. Lavora in un negozio di erboristeria e alimenti bio, ma continua ad essere incerta su cosa vuol fare da grande. Nel frattempo cucina e scrive tutto quello che le passa per la mente, scatta foto per renderlo indimenticabile.Un giorno spera di leggere il suo futuro sul fondo di una bella pomarola. Se andasse male… ci farà scarpetta!

Eleonora Bessi è EleinCucina