Beije a Flor: la sindrome premestruale e le piante che aiutano

di Camilla Sofia Scupola

Bonjour! Benvenute e benvenuti a ​Beije a Flor​ la Rubrica su piante medicinali e rimedi erboristici tenuta dalla vostra ErboSista!


In questi giorni complicati in cui i livelli di ipocondria sono alle stelle, il mio invito è quello di dedicarsi all’ auto-ascolto e a prendersi cura del proprio corpo. A me piace farlo con le erbe, cercando di ristabilire un contatto con la Natura e i suoi sorprendenti frutti.
Proprio riguardo alle difese immunitarie di cui molto si sta parlando, da quando ho iniziato a curarmi con le piante ho smesso di ammalarmi, spesso come mi succedeva prima! Ovviamente è un metodo di cura più lento, sottile e frequente, ma penso che sia fondamentale ora più che mai ritrovare questo antico legame tra piante medicinali e uomo/donna: il “ritorno alla terra”. Ho chiamato la rubrica ​Beije a flor​, letteralmente ‘’bacia il fiore’’ ma pronunciato significa anche ‘’colibrì’’ un grande simbolo di guarigione, forza e protezione.

LE PIANTE MEDICINALI NELLA SINDROME PREMESTRUALE

Per inaugurare la rubrica di questo meraviglioso collettivo femminile, ho scelto un argomento che riguarda da vicino le donne, ma a cui in realtà spero si interessino più uomini possibile .. eheh .. Voglio parlare di un momento che attanaglia, o quantomeno complica, la vita di molte, un tema tuttora tabù in società e nel posto di lavoro e di cui mi piace sempre pronunciare il nome a gran voce (mettendo in imbarazzo i presenti): LE MESTRUAZIONI! Nello specifico, data la vastità dell’argomento, parlerò del momento che fa più ‘’danni ‘’ del ciclo mestruale: il tanto chiacchierato PREMESTRUO.

Innanzitutto che cos’è la SINDROME PREMESTRUALE ?

La sindrome premestruale è “l’insieme dei sintomi e dei segni che compaiono nella donna durante la fase luteale del ciclo” (ovvero la fase delle 2 settimane antecedenti al primo giorno di mestruazioni), in gergo: quel momento in cui circa 8 donne su 10 sclerano duramente!
C’è chi viene posseduta direttamente dal demonio, chi ogni premestruo molla il/la fidanzato/a o vorrebbe accoltellarlo/a berne il sangue e poi disperarsi, chi si mette a piangere al semaforo ferma in motorino e chi guardando Forrest Gump, chi pensa che il mondo le stia crollando addosso si vede un mostro e vorrebbe rifarsi le tette! (TUTTE STORIE VERE).

Ebbene, proverò a spiegarvi cosa succede nel corpo di una donna in questo delicato momento, augurandomi di giustificare questi gesti e qualche smaniata di troppo (sorelle sono con voi!).

UN PO’ Di STORIA
Fu Robert Frank, un ginecologo americano, nel 1931 ad osservare nelle sue pazienti dei disturbi, tanto da descriverne un quadro clinico vero e proprio, caratterizzato da sintomi sia fisici che psichici, lo chiamò ‘’tensione premestruale’’ . Fu poi l’inglese dottoressa Katharina Dalton nel 1953 a coniare il termine ‘’Sindrome premestruale’’ o ‘’PMS’’ con cui continuerò a chiamarla.

SINTOMI
Oltre ai balli satanici e i pianti immotivati, parlando un po’ più seriamente, la PMS si manifesta diversamente da donna a donna, ma genericamente si possono evidenziare:
– Sintomi fisici: mal di testa, dolore al seno, nausea , variazione dell’appetito, gonfiore addominale , eccessiva sudorazione, dolori articolari e muscolari,
– psicologico-emotivi : irritabilità ed ipersensibilità , depressione, mancanza di concentrazione, calo di autostima, stanchezza, ansia.

Certo non tutte abbiamo la stessa grossa gatta da pelare: il 75% si limita ad avere sintomi lievi, un buon 20-50% accusa una vera e propria PMS, di cui solo il 3-5% una forma più grave detta “Disturbo da Disforia premestruale” (PMDD).

La durata di questi sintomi può variare da 1 giorno prima delle mestruazioni a tutta la durata della fase luteale e l’inizio della successiva fase follicolare (cioè il mestruo).

CAUSE
Sulle cause mi limiterò a dire che è opinione ormai comune che la PMS sia dovuta alla sinergia di fattori socio-culturali, psicologici, genetici e fisiologici . Ed ecco il pippone.. ma fondamentale!

A livello fisiologico, si è notata una differenza effettiva tra chi soffre di PMS e chi no: l’abbassamento delle concentrazioni di progesterone (l’ormone protagonista della fase premestruale). Questo deficit di progesterone causa un egual ribasso dei prodotti del suo metabolismo: i neurosteroidi! I neurosteroidi (come allopregnalonone e THDOC) sono modulatori del recettore GABA-A, il quale ricopre un ruolo molto importante sulla risposta allo stress, alla depressione e all’ansia!
In poche parole: durante la sindrome premestruale si hanno degli sbalzi ormonali che innescano una reazione a catena sui nostri neurotrasmettitori, che influenzano umore e comportamento, (della serie la prossima volta potrete dire : “Non è colpa mia! Sono gli ​allopregnolononi!”).
Inoltre ‘’donne con PMS, manifestano bassi livelli di serotonina e vitamina B6”; questa vitamina è coinvolta nella sintesi di serotonina e dopamina, i cosiddetti ‘’neurotrasmettitori della felicità’’.
Si registrano invece, alti livelli di prolattina, che causerebbero quel dolore e tensione al seno caratteristici e che ci avvertono che Pasquale sta arrivando. Come chi è Pasquale ? 😉

DUNQUE … detto ciò, avendo un quadro più chiaro (anche se non esaustivo e approfondito) possiamo capire come intervenire per ridurre ‘’i danni’’ .
Come? Sicuramente una bella dose di CALMA e di self-care aiuta! Nella vita di tutti i giorni però, per lo più urbana e frenetica, si può contare su terapie che riequilibrano i nostri ormoni o che agiscono su quei recettori responsabili della risposta allo stress (recettore Gaba o sistema serotoninergico e dopaminergico) e che causano anche i dolori più comuni.

LE PIANTE
Tra le numerose piante che ci sono di supporto ne ho selezionato per voi due: una molto famosa che si trova quasi ovunque, la Salvia, ed una semi sconosciuta, l’Agnocasto.

Ci tengo a dire però che nel mondo della cura naturale, al contrario di quella dei farmaci di sintesi, non esiste solo l’azione chimica, ma anche quella energetica (specialmente nei rimedi omeopatici), per questo non risponderemo tutt* allo stesso modo ad una pianta, per questo la cura è soggettiva, e bisogna avere la pazienza di sperimentare, notare, ascoltarsi e capire quale rimedio risuona con la nostra di energia.

SALVIA, ​Salvia officinalis

Questa è una pianta molto comune e spesso a portata di mano, l’​erba dello spirito​ dei Pellerossa, l’​herba sacra dei Romani (dal latino ‘’salvus’’: sano, intero), una vera e propria panacea fin dall’antichità, tant’è che gli Egiziani la usavano per imbalsamare i morti,

i Greci la proibivano negli eventi sportivi per le sue proprietà eccitanti che ‘’dopavano’ gli atleti, c’è chi addirittura se la fumava contro il mal di testa! La nostra cara Salvia si presta infatti per moltissimi disturbi: è attiva per turbe intestinali, urinarie, respiratorie, nervose, dermatologiche (per uso esterno), gengivali, ma soprattutto ginecologiche.
Essa si comporta come ormono-simile riequilibrante per questo è possibile agire sui disturbi della PMS. Non solo! E’ una validissima alleata anche durante le mestruazioni (riequilibra) e in menopausa (grazie all’azione antisudorifera utile nelle ‘’caldane’’).

Salvia officinalis​ agisce anche su patologie quali: disfunzioni ovariche, endometriosi ,infezioni vaginali, cistiti, ipersecrezione lattea, in quanto beneficiano delle altre proprietà della salvia: antinfiammatoria, antisettica, galattofuga, antalgica e antispasmodica. Sul sistema nervoso svolge azione sia tonica, sia sedativa, a seconda del bisogno.

Effetti collaterali: se si fa uso delle dosi indicate non comporta rischi . Evitare in gravidanza, allattamento e in casi di insufficienza renale, evitare l’uso prolungato anche in tisana ma soprattutto in olio essenziale (12 gocce di o.e. è una dose tossica) Consigliato l’uso in tisana, tintura madre o estratto secco.

N.b. Non confondere con il Salvione giallo (tipico delle siepi urbane) o con la Salvia Sclarea (ok, si può usare, ma a dosi maggiori).

AGNOCASTO, ​Vitex agnus castus

Questa pianta arbustiva di origine Mediterranea e dalle infiorescenze rosa-blu è particolarmente indicata per PMS , tensione nervosa, dolori pelvici , metrorragie, menorragie e spasmi intestinali.
Anche in questo caso come con la salvia, le foglie e i frutti dell’agnocasto godono della fama di ottimi sedativi.

Sono stati fatti svariati studi sulla sua efficacia: negli studi la metà di donne è stata trattata con agnocasto e l’altra metà con placebo. Al termine della terapia (di 3 mesi) più dell’85% delle donne trattate con agnocasto registrava un netto miglioramento dei sintomi e dei dolori .


Scendendo nei particolari…
…Si è notato che l’estratto di tutta la parte aerea della pianta (frutti, foglie e fiori) inibisca la secrezione di prolattina (ciò che causa i dolori al seno), grazie un’azione stimolante sulla dopamina, il cui aumento abbassa i livelli di prolattina. Poiché la prolattina è ritenuta la principale colpevole dei disturbi premestruali, una sua diminuzione ne riduce i sintomi.
Si evince inoltre dagli studi che l’estratto di agnocasto abbia affinità coi recettori del sistema oppiaceo, il quale riveste un ruolo molto importante nel regolare la percezione del dolore, l’umore, l’appetito.
L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) segnala l’uso della pianta specialmente per trattare mastalgia (dolore al seno) e in generale per alleviare la sindrome della PMS.

Effetti collaterali: non sono riscontrati ma è sconsigliato l’uso durante gravidanza e allattamento. Consigliato l’uso in tisana, estratto secco o Tintura Madre.

Qualche tips in più e suggerimento personale.
In generale nella PMS è consigliato:
– una dieta sana e ricca di vit.B6, vit. E e Magnesio
– bere molta acqua
– usufruire, oltre alle già citate, di piante diuretiche (come tarassaco, carciofo, betulla, equiseto, inula, ortica, tè verde)
– ridurre l’apporto di sodio per attenuare la ritenzione idrica
– ridurre la caffeina per alleviare l’agitazione (così come gli altri eccitanti)
– rallentare il ritmo e dedicarsi ad attività rilassanti
– farsi fare più coccole
– e ovviamente stare in natura !

Questo articolo non vuole assolutamente sostituire i consigli del medico nè limitare il vostro consumo di Oki (bugia), ma essere una finestrella che porta luce su un tema misterioso anche per noi che lo proviamo direttamente ed una porta alla conoscenza del magico regno vegetale.

Dalla vostra ErboSista è tutto per questo mese! Stay green & feel the flow

Bibliografia:
-Campanini E., ​Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, ​Milano,Tecniche nuove, 2017 -Fogli V., “Sindrome premestruale, il sostegno della fitoterapia​​, Natural1, dicembre 2015 -Capasso F., ‘’​Farmacognosia”, ​Milano, Springer, 2014.

Camilla Sofia Scupola è cresciuta tra le bellezze di Firenze e Siracusa, ora stabile sui monti intorno a Pisa. Qui si divide tra finire gli ultimi esami in Scienze Erboristiche e seminare il suo amore per la musica performando come dj sotto pseudonimo di ‘Kalè’. Ultimamente ha anche dato vita al progetto ‘Lunatica’ col quale organizza feste ed iniziative con crew femminili gitane ed estemporanee. Sofia ha fin da piccola sviluppato la passione per il mondo naturale nel quale trova quel ”salto nell’abbondanza” che anche la musica le fa fare